Ritratto dell’artista con picchi

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In una recente intervista, David Lynch descrive un viaggio in auto del 1981 in cui ha “salvato” cinque giocattoli esposti in una stazione di rifornimento.
“Ho inchiodato, ho fatto un’inversione a U per tornare indietro e li ho comprati, salvandogli la vita”, racconta tutto serio. “Li ho chiamati Chucko, Buster, Pete, Bob e Dane. Erano i miei ragazzi, e stavano nel mio ufficio. Sono stati dei cari amici per un po’ di tempo, ma in seguito sono emersi certi tratti caratteriali, e sono diventati sgradevoli”.
Guardando dritto davanti a sé, il regista aggiunge con tono cupo e definitivo: “Non fanno più parte della mia vita ormai”.
Che sia stata colpa di Bob?

Qui, l’articolo completo su A.V. Club:
The world needs to know how David Lynch’s beef with 5 Woody Woodpecker dolls began